La storia del Capitano

Alex Del Piero

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ATTILA_THE_BEST
     
    .

    User deleted


    Alessandro Del Piero

    Dati biografici

    Alessandro Del Piero OMRI (Conegliano, 9 novembre 1974) è un calciatore italiano. Si è laureato campione del mondo con la Nazionale italiana ai Mondiali di calcio del 2006.

    Seconda punta, occasionalmente utilizzato anche come ala o trequartista, attualmente è il capitano della Juventus, squadra nella quale milita dal 1993. Della squadra bianconera detiene parecchi record, fra cui il record assoluto di marcature (241 gol), oltre al record di marcature in competizioni europee (44 gol) e il primato di presenze in partite ufficiali (560). Considerato un eccezionale talento del calcio italiano è uno dei pochi calciatori che può vantare la convocazione per 3 Mondiali di calcio per nazioni e 3 Europei di calcio per nazioni.

    Ha vestito 85 volte la maglia della Nazionale segnando 27 reti, miglior marcatore azzurro in attività e quarto di sempre (a pari merito con Roberto Baggio). Ha fatto parte della selezione che ha vinto i Mondiali di calcio disputatisi in Germania mettendo a segno un gol nella semifinale contro i tedeschi padroni di casa, e segnando uno dei rigori decisivi per la conquista del titolo nella finale contro la Francia.


    Carriera

    Inizi

    Passa l'infanzia a Saccon di San Vendemiano, nella casa di famiglia dove ancora oggi vive la madre. Proprio la madre vorrebbe che il ragazzo giocasse in porta, così da sudare di meno e non ammalarsi. Inizia a giocare nella squadra del suo paese, dove si fa notare subito. Il sacerdote che funge da presidente ne parla con quelli del Padova. Non lo ascoltano, ne riparla, insiste e alla fine lo prendono, anche se non sono del tutto convinti. Il ragazzo è bravo, ma è gracile, magrolino, senza muscoli. La cifra fissata resta un piccolo mistero di aneddotica: 7 milioni di lire, garantisce Piero Aggradi, allora Direttore Sportivo del Padova, 30 milioni sostengono altri storici.

    All'età di 16 anni ha già esordito in Serie B. L'allenatore è Mauro Sandreani che quando ci ripensa dichiara: «Mi fermavo a vederlo giocare come se fosse "un'opera d'arte"».

    Alessandro gioca negli Allievi e nella partitella di metà settimana gioca contro la prima squadra. I difensori impazziscono, e lui segna quasi sempre. Così quando si fa male Angelo Montrone, l'idea di sostituirlo con il giovane Del Piero arriva proprio dai giocatori. Dopo due stagioni passate in bilico tra il settore giovanile, arriva così la prima squadra.

    Nell'estate '93, la Juventus lo strappa ad un Milan un po' tentennante per il prezzo e Giovanni Trapattoni lo porta subito in ritiro. Del Piero guadagna i primi titoli sui giornali. Esordisce in serie A il 12 settembre 1993, la partita è Foggia-Juventus 1-1, entra al 74' al posto di Fabrizio Ravanelli. Sette giorni dopo, arriva il primo gol: Juventus-Reggiana finisce 4-0.

    In quella stagione si divide tra Primavera (vincendo lo scudetto ed il Torneo di Viareggio) e prima squadra con la quale esordisce anche in Europa. Nell'estate del 1994 nella Juventus cambiano i vertici, arrivano Giraudo, Bettega, Moggi ed arriva l'allenatore Marcello Lippi.

    Del Piero finisce sul mercato: c'è un'offerta di comproprietà al Parma, l'intenzione era far trovare più spazio al giocatore, ma rimane bianconero.


    L'affermazione

    Lippi gli offrirà nella prima annata della sua gestione l'occasione di proporsi. Gianluca Vialli è il leader di un gruppo affidabile e granitico, a Roberto Baggio in ombra a causa di un infortunio, viene preferito proprio Del Piero. Alessandro gioca più di Baggio, segna come lui, ma alla fine mette la sua firma sullo scudetto, riportandolo a Torino dopo 9 anni di astinenza, e la Coppa Italia 1994/95. In quell'annata Del Piero gioca 50 partite, segna 10 gol e compie il primo passo importante della sua carriera. Gioca pure la prima finale in campo Europeo (ed i primi gol, 2 in totale di cui 1 revocato, in ambito Internazionale) nella doppia sfida tutta di casa con il Parma, ma sarà proprio la squadra parmigiana a portare il trofeo a casa grazie ai gol dell' ex Dino Baggio.

    L'anno dopo, la Juventus decide di puntare su di lui e lascia partire Roberto Baggio. All'età di 20 anni si ritrova numero 10 e guida la Juventus al trionfo in Champions' League nella finale di Roma contro l'Ajax (1996), edizione dove nascono i gol "alla Del Piero" (ben 6, vice-capocannoniere dell' edizione), le parabole rientranti nell'angolo alto sul secondo palo della porta e imprendibili per i portieri. Vince anche la sua prima Supercoppa Italiana contro il Parma (1 - 0, gol di Vialli su suo assist).

    Si classifica al 4° posto nella classifica del pallone d'oro, nel 1995 e nel 1996, e la sua popolarità all'estero cresce anche grazie alla vittoria della Coppa Intercontinentale, contro i campioni sud-americani del River Plate, che lo renderà celebre anche in Giappone, dopo il gol da lui stesso segnato (26 Novembre 1996). Vince tra le tante cose anche il premio Bravo 1996 - Guerin Sportivo (consegnato al miglior giocatore giovane d'europa).

    Nel 1996/97 vince il suo secondo campionato (8 gol nonostante i tanti infortuni muscolari), la Supercoppa europea (battuto nettamente il Paris Saint Germain nella doppia sfida: 6-1 con un assist di Del Piero e 3-1 con due gol e un assist di Del Piero) e gioca la seconda finale di UEFA Champions League consecutiva (terza di fila considerando quella di Coppa UEFA). I bianconeri perdono per 3-1 contro il Borussia Dortmund, ma Del Piero si mette in luce con un bellissimo gol segnato di tacco al volo con il piede mancino.[1]

    Gioca la stagione 1997/98 ad altissimo livello, chiudendo con 32 gol in stagione di cui 21 in campionato e 10 in Champions' League (capocannoniere) ed 1 in Coppa Italia. Con quei 32 gol si piazza al secondo posto nella classifica dei gol segnati in una sola stagione nella storia della Juventus dietro a Borel II, primo con 34. Nel 1998 Del Piero è uno dei calciatori più forti d'Europa,insieme a Ronaldo. Vince il campionato ai danni proprio dell' Inter di Ronaldo, la Supercoppa Italiana e perde la Finale di Champions League contro il Real Madrid (1 - 0, si è infortunato il giorno prima ma gioca lo stesso anche se in condizioni precarie).


    Il caso doping

    Nell'estate del 1998 un'intervista di Zdenek Zeman, in cui il tecnico parla della propria meraviglia nel vedere la crescita muscolare di Del Piero e Gianluca Vialli, fa partire alcuni processi in Italia sul tema. La procura di Torino, con il pm Raffaele Guariniello, indaga e convoca Del Piero insieme ad altri giocatori e dirigenti di Juventus e Torino accusandoli di frode sportiva, in quanto una legge precisa sull'uso di sostanze dopanti ancora non era presente nel momento del presunto reato.

    In secondo grado la Juventus è stata assolta dalla Corte di Appello di Torino, che ha sentenziato che "il fatto non sussiste", considerando quindi non valide le accuse rivolte (si era arrivati a parlare anche di Epo, anche se la perizia su cui si basava quest'accusa ne contraddiceva un'altra dello stesso perito, l'ematologo D'Onofrio, fatta in un altro caso analogo).
    La Cassazione successivamente ha ribaltato la sentenza di Appello stabilendo che è frode sportiva la somministrazione di sostanze dopanti "capaci di alterare il genuino svolgimento della competizione" sportiva.
    La Suprema corte, invece, aveva confermato, per quanto riguardava la somministrazione di Epo, l'assoluzione pronunciata dai giudici del merito nei confronti dei due imputati, "perché il fatto non è previsto dalla legge come reato", dichiarando inammissibile il ricorso del procuratore generale di Torino. La CAS (Camera di Arbitraggio dello Sport) di Losanna (Svizzera) due anni prima [2], avrebbe poi assolto la società bianconera [2].


    L'infortunio

    Alessandro Del Piero ai mondiali del 2006.L'8 novembre 1998, al 92esimo minuto della partita Udinese-Juventus, si infortuna gravemente al ginocchio sinistro, riportando la lesione dei legamenti crociati anteriori e posteriori e rimanendo fermo per 9 mesi, dopo la burrascosa estate con 2 gol in campionato ed 1 in supercoppa Italiana in appena 8 partite giocate. L'episodio ha fatto da spartiacque alla sua carriera, finora ricca di soddisfazioni. Ritornerà sui campi di calcio nella stagione successiva, giocando non certo agli stessi livelli a cui aveva abituato in passato ma conservando la maglia da titolare anche perché il suo contributo alla squadra rimane sempre di alto livello, come dimostrano i 12 gol stagionali di cui, però, 8 su rigore, gli oltre 20 assist ed una buona serie di partite in cui è stato premiato come "il migliore in campo".
    Anche la stagione 2000-2001 è vissuta sottotono, nella prima parte, fino a quando, in Bari-Juventus del 18 febbraio 2001, segna un gol memorabile che lo porta ad esultare con un pianto liberatorio e una dedica al padre, venuto a mancare pochi giorni prima. A fine stagione saranno 9 i gol segnati in campionato ma si ha la netta sensazione che il suo livello di gioco stia salendo di tono. Infatti nella seconda parte della stagione, oltre ai gol, gioca partite spettacolari come sanno fare lui e pochi altri.


    La rinascita

    Del Piero dopo Germania - Italia del Mondiale 2006La sua carriera continua con una serie di alti e bassi. Deve molto a Carlo Ancelotti, che tanta fiducia ha sempre riposto in lui. Tuttavia è sotto la gestione di Marcello Lippi (tornato sulla panchina della Juventus), che Del Piero vive, probabilmente, le sue migliori stagioni del dopo-infortunio, vincendo due scudetti tra il 2001 e il 2003 , due Supercoppe Italiane e sfiorando la vittoria di una Champions' League tornando a segnare con regolarità la media di più di 20 gol stagionali e fornendo prestazioni di caratura mondiale come aveva abituato prima dell' infortunio del 1998. Gioca inoltre due finali di Coppa Italia perse rispettivamente contro Parma (2002) e Lazio (2004).

    Nella stagione 2004/2005 il suo ruolo di titolare fisso nella Juventus è messo in discussione dall'arrivo di Ibrahimovic e soprattutto Fabio Capello. Il risultato di tutto ciò è tanta panchina. In realtà giocherà spesso da titolare ma quello che fa scalpore è la gestione "Part-time" che l' allenatore gli riserva come quando lo sostituiva spesso e volentieri quando giocava titolare (37 volte titolare su 43 convocazioni nel 2004/2005, 28 volte sostituito, 25 volte titolare su 46 convocazioni nel 2005/2006, 11 volte sostituito) o l' ingresso a partita in corso (media di 25 minuti a partita, cosa verificatasi 19 volte nel 2005/2006). Il suo posto in Nazionale sembra venir messo in discussione anche dalle buone prestazioni di altri bomber italiani: ma alla fine ottiene la convocazione per Germania 2006 perché in questi due anni, nonostante tutto, riesce a segnare 37 gol (di cui 30 decisivi per l' esito della partita) ed a far segnare con assist magistrali i suoi compagni di squadra (memorabile quello fatto in rovesciata per la testa di Trezeguet a San Siro l' 8 Maggio del 2005 in un Milan - Juventus 0 - 1 decisivo per l' assegnazione dello scudetto). In nazionale fornisce ottime prestazioni arricchite da 2 gol e 7 assist che convincono il CT Marcello Lippi a portarlo con se in Germania. Vince i due campionati della gestione Capello. Nel 2005/2006 è stato il capocannoniere dell'edizione di Coppa Italia con 5 reti.

    Attualmente è il simbolo della Juventus e uno dei giocatori più amati dai tifosi della squadra con oltre 200 gol all'attivo. Dopo aver superato anche Boniperti, grazie alla splendida tripletta realizzata contro la Fiorentina il 10 gennaio 2006 nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, è diventato il miglior marcatore bianconero di sempre.


    La Serie B ed il ritorno in A

    Del Piero con la maglia della Juventus. A causa dello scandalo Calciopoli, la Juventus si ritrova in una difficile situazione: la Serie B. Del Piero è tra i pochi campioni della rosa che non lascia la società, questo anche nell'ottica di possibile futuro da dirigente del club. Per il capitano si presenta una nuova sfida: riportare in massima serie la propria squadra in qualità di campione del mondo appena laureato, esattamente come accadde a Franco Baresi (Milan) nel 1982.

    All'esordio stagionale, nel secondo turno di Coppa Italia, segna il gol decisivo del 2-1 contro il Cesena, dopo solo 9 secondi dal suo ingresso in campo. Si ripete anche nel turno successivo contro il Napoli ma i suoi 2 gol non bastano alla Juventus per passare il turno.

    Il 28 ottobre 2006 segna il suo duecentesimo gol in maglia bianconera contro il Frosinone, entrando definitivamente nella storia del club torinese.

    Il 20 gennaio 2007, nel corso di Juventus-Bari, taglia un traguardo che solo altri due grandi calciatori del passato, Scirea e Furino, erano riusciti a raggiungere: quello delle 500 partite ufficiali giocate in maglia bianconera; la partita termina 4-2 e Del Piero celebra il suo record con 1 gol e 2 assist decisivi per Trézéguet e Nedvěd.

    Il 19 maggio 2007 la Juventus ottiene la matematica certezza del ritorno in Serie A travolgendo l'Arezzo per 1-5: Del Piero è grande protagonista dell'incontro con 2 reti e 2 assist; alla fine del campionato, il 10 giugno 2007, i suoi gol in totale sono 21, consentendogli così di vincere il titolo di capocannoniere della serie cadetta.

    Il 3 settembre 2007 Del Piero viene premiato con il Golden Foot 2007, dopo aver ricevuto 30199 voti piazzandosi davanti a Roberto Carlos (29174) e David Beckham (24121).

    Ormai bandiera della Juventus il 15 ottobre 2007 Del Piero rinnova il contratto fino al 2010 con una riduzione dell'ingaggio del 20% il primo anno e del 25% il secondo anno. La stagione 2007/08 vede forse il miglior Del Piero della carriera, che a furia di grandi prestazioni porta la sua Juventus al terzo posto in classifica.

    Per la prima volta, Del Piero vince il titolo di capocannoniere 2007/2008 con i suoi 21 goal realizzati,che gli hanno permesso di portarsi in testa alla classifica marcatori con una lunghezza di vantaggio sul compagno di squadra David Trezeguet e due sulla rivelazione del campionato, il genoano Marco Borriello.


    In Nazionale

    Nazionali giovanili

    Del Piero viene inizialmente convocato nella Nazionale giovanile Under-17, per poi continuare fino alla Nazionale Under-21. Con il team del ct Cesare Maldini partecipa alle qualificazioni dei Campionati europei del 1994 e del 1996. I gol realizzati con la maglia dell' Under 21 sono 3.


    Nazionale A

    Esordisce il 25 marzo 1995 nella Nazionale maggiore, a soli 20 anni, in Italia-Estonia (4-1).

    Nonostante le grandi qualità tecniche di Del Piero, la sua carriera in Nazionale è stata spesso contraddistinta da forti critiche da parte di molti giornalisti sportivi italiani (soprattutto della carta stampata), i quali nel corso degli anni hanno sempre creato presunti dualismi "ad hoc" tra Del Piero e suoi altri compagni di Nazionale (tra i quali Baggio, Zola, Totti, Cassano, Di Natale, Iaquinta), mettendo spesso lo stesso Del Piero nelle condizioni non ideali per giocare al meglio, e descrivendolo spesso come capro espiatorio degli insuccessi della Nazionale stessa.

    Viene convocato in Nazionale agli Europei del 1996. Nella breve avventura degli azzurri conclusasi (dopo 3 partite) al primo turno, viene impiegato dal CT Sacchi una sola volta e per di più come esterno di centrocampo e non ha la possibilità di mettersi in luce. Durante la gestione Sacchi, Alessandro segna i suoi primi 4 gol con la Nazionale maggiore (1 valido per le qualificazioni agli Europei).

    Nel 1997 al "Torneo di Francia", torneo organizzato per pre-gustare l' atmosfera mondiale dell'anno successivo, Del Piero segna 3 gol in due partite contro Brasile (2) e Francia (1) e laureandosi capocannoniere del torneo.

    Ai Mondiali del 1998 ha l'opportunità di mettersi in luce dopo una stagione brillante con la sua squadra. Il ct, Cesare Maldini, punta su di lui, piuttosto che su Baggio, dimostratosi più in forma, ma arriva in condizioni di forma precarie dovute al recente infortunio muscolare contratto durante la finale di Champions League contro il Real Madrid. Lo stato di forma eccezionale di Baggio contribuisce a schierare gran parte della stampa a favore di quest'ultimo.

    Durante gli Europei del 2000 viene impiegato come titolare nella partita del girone contro la Svezia dove segna il gol del 2-1 per l'Italia (anche se c'è da dire che l'Italia non schierò quasi nessun titolare perché già matematicamente passata ai quarti) e fornisce l'assist a Di Biagio per il momentaneo 1 a 0; nella semifinale contro i padroni di casa dell' Olanda, gioca tutti e 120 i minuti ma molti di questi si sacrifica a terzino a causa dell'espulsione di Zambrotta avvenuta nel primo tempo regolamentare. La partita finirà 0-0 dopo un dominio assoluto degli "Orange" (2 rigori sbagliati, Toldo super) ed ai rigori passa in finale l'Italia (era stato designato come 5° tiratore ma non sarà necessario per via degli errori degli olandesi). In tutte le altre partite entra a partita in corso (media di 30 minuti) e gioca pure bene, traversa contro la Turchia (2 a 1) nella partita inaugurale per l'Italia ed assist per Fiore nella seconda contro gli altri padroni di casa del Belgio (2 a 0).

    Nella finale degli Europei del 2000 contro la Francia entra a partita in corso, 2 minuti prima che l'Italia passi in vantaggio di un gol, contribuendo con il suo ingresso a dare più spinta all'attacco, ma poi non finalizza due incredibili occasioni davanti al portiere Barthez per chiudere la partita. L'Italia perderà poi ai tempi supplementari dopo essersi fatta raggiungere e superare anche a causa di 2 disattenzioni difensive. Il giorno dopo la sconfitta si assume le sue responsabilità dichiarando: "Ho sbagliato, e credo che sia giusto ammetterlo alla fine".

    Ai Mondiali del 2002 il commissario tecnico Giovanni Trapattoni gli ha preferito Francesco Totti, anche in considerazione della propria trasformazione tattica, ma è riuscito lo stesso ad andare in gol contro il Messico nell'ultima partita della prima fase, gol che ha permesso all'Italia di pareggiare i conti. Nelle qualificazioni ai Mondiali era stato decisivo per la qualificazione con i suoi 5 gol.

    In sei partite delle qualificazioni ai campionati europei del 2004 è andato a segno cinque volte. In Portogallo Del Piero è sempre sceso in campo da titolare, capitanando l'Italia nella gara decisiva contro la Bulgaria vinta 2-1, non riuscendo però a passare il turno.

    Nel 2006 diviene Campione del Mondo, contribuendo con un gol in semifinale ed un calcio di rigore in finale, alla vittoria finale avvenuta il 9 luglio 2006.


    Statistiche

    Squadre di club

    Con la maglia bianconera ha segnato finora 241 gol, di cui 48 su calcio di rigore (41 in campionato, 5 in Champions, 2 in Coppe Italiane) e 2 su ribattuta del portiere (in campionato); si è presentato al dischetto degli 11 metri per 60 volte (52 in Campionato, 6 in Champions, 2 in Coppe Italiane), sbagliando 13 volte(compreso le 2 ribattute).

    Con la maglia della Juve ha realizzato 32 calci di punizione (19 in campionato, 10 in Champions, 3 in Coppa Italia), risulta essere il miglior marcatore su calcio piazzato di sempre della Juve, tra i primi 3 della storia del calcio italiano e tra i più bravi di sempre del calcio mondiale nonché il miglior marcatore su punizione attualmente in attività.

    Il 10 gennaio 2006 superò il record della bandiera storica del club, Giampiero Boniperti, per numero di gol in maglia bianconera, segnando 182 reti. Inoltre, con 44 reti, Del Piero detiene il record di marcature in competizioni europee con la Juventus.

    Fra i bomber di tutti i tempi della Serie A è attualmente al 17° posto con 155 reti, ed è al 2° posto tra quelli in attività, dietro a Francesco Totti (165) e davanti a Vincenzo Montella (141) e Christian Vieri (140).

    Tra i "Fedelissimi del gol", cioè tra i giocatori che hanno segnato di più con la stessa maglia, è attualmente al 3° posto a quota 241 reti con la maglia della Juve, dietro a Meazza, a quota 282 reti con la maglia dell'Inter, Schiavio, a quota 253 reti con la maglia del Bologna, e davanti a Nordahl, a quota 221 reti con la maglia del Milan.

    Detiene il record di presenze con la maglia bianconera, con 560 partite ufficiali, superando Gaetano Scirea (552).

    Cronologia Campionato Coppe di Lega* Coppe Europee** Coppe Internazionali*** Totale
    Stagione Squadra Serie Presenze Gol Presenze Gol Presenze Gol Presenze Gol Presenze Gol
    1991-92 Padova B 4 - - - - - - - 4 -
    1992-93 Padova B 10 1 - - - - - - 10 1
    1993-94 Juventus A 11 5 1 - 2 - - - 14 5
    1994-95 Juventus A 29 8 10 1 11 1 - - 50 10
    1995-96 Juventus A 29 6 3 1 11 6 - - 43 13
    1996-97 Juventus A 22 8 4 - 8 6 1 1 35 15
    1997-98 Juventus A 32 21 5 1 10 10 - - 47 32
    1998-99 Juventus A 8 2 2 1 4 - - - 14 3
    1999-00 Juventus A 34 9 2 1 9 2 - - 45 12
    2000-01 Juventus A 25 9 2 - 6 - - - 33 9
    2001-02 Juventus A 32 16 4 1 10 4 - - 46 21
    2002-03 Juventus A 24 16 1 2 13 5 - - 38 23
    2003-04 Juventus A 22 8 5 3 4 3 - - 31 14
    2004-05 Juventus A 30 14 1 - 10 3 - - 41 17
    2005-06 Juventus A 33 12 5 5 7 3 - - 45 20
    2006-07 Juventus B 35 20 2 3 - - - - 37 23
    2007-08 Juventus A 37 21 4 3 - - - - 41 24
    Totale 417 176 51 22 105 43 1 1 574 242
    Statistiche aggiornate al 11 maggio 2008
    * Coppa Italia e Supercoppa Italiana
    ** Champions League, Coppa UEFA, Coppa Intertoto e Supercoppa Europea
    *** Coppa Intercontinentale, Mondiale per Club, Mundialito



    Nazionale

    A settembre del 2007 Del Piero vanta 85 presenze in Nazionale A, di cui 5 da capitano. Ha segnato 27 reti (8 qualif. Europei, 6 qualif. Mondiali, 7 amichevole, 3 Torneo di Francia (amichevole), 2 Mondiali, 1 Europei) ed è il capocannoniere in attività della Nazionale. Tra i giocatori della rosa della Nazionale è quello che ha esordito per primo. Ha segnato 6 gol su calcio di punizione e 6 gol su calcio di rigore. Ha sempre avuto rapporti tormentati con la maggior parte dei C.T., infatti benché abbia vestito 85 volte la maglia della nazionale, solamente in 20 occasioni è rimasto in campo per tutti e 90 i minuti.

    Secondo questi dati risulta attualmente:

    5° per numero di presenze dopo P. Maldini (126), F. Cannavaro (115) Zoff (112) e Facchetti (94);
    4° per numero di reti dopo Riva (35), Meazza (33) e Piola (30) e a pari merito con R. Baggio (27).

    image

     
    .
0 replies since 19/5/2008, 20:33   393 views
  Share  
.