Mourinho si gioca l'Inter: Champions o via a giugno

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  1. •Luca†
     
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    MILANO, 27 novembre - Il bivio della stagione nerazzurra è la partita di Champions League del 9 dicembre contro il Rubin Kazan. Una eventuale eliminazione dall’Europa che conta rischia di segnare il destino nerazzurro di José Mourinho e, se difficilmente lo Special One sarà esonerato a stagione in corso (la mossa destabilizzerebbe l’ambiente e rischierebbe di compromettere la rincorsa al quinto scudetto consecutivo), il mancato passaggio agli ottavi metterebbe in dubbio la prosecuzione di un rapporto che invece, per contratto (rinnovato la scorsa estate...), dovrebbe concludersi solo nel giugno 2012. Forse i giochi non sarebbero fatti neppure in caso di secondo euro-fallimento, ma certo le ipotesi Blanc e Spalletti prenderebbero ulteriormente corpo, nei discorsi dei tifosi e magari anche nella mente di Massimo Moratti, che ammira il francese e il tecnico di Certaldo per il bel gioco che fanno (e hanno fatto) esprimere alle loro formazioni. Nell’accordo con il portoghese c’è una clausula che consente la rescissione (da entrambe le parti) pagando una penale da 7 milioni. Anche Mou, dunque, potrebbe liberarsi fermo restando che lo farebbe solo per la chiamata di una big (Real Madrid, Manchester United e Liverpool) o, meno probabilmente, di un club emergente con tanti soldi da spendere (Manchester City).

    TELEFONATA - Al momento però le parti andranno avanti insieme. Se lo sono detti ieri, nel primo pomeriggio, il presidente e il tecnico, in una telefonata di chiarimento. I toni erano distesi: i due hanno concordato sulla necessità di passare il turno in Champions League (anche per motivi economici...), ma hanno discusso pure del perché al Camp Nou la squadra abbia steccato. I due si sono trovati d’accordo sul fatto che quell’Inter era troppo brutta per essere vera, poi Mourinho ha spiegato tatticamente quello che è successo e non sono mancati i riferimenti all’assenza di Sneijder, un giocatore fondamentale perché vuole sempre la palla, anche nei momenti difficili. Dibattuto è stato infine il tema della giusta mentalità con Moratti che ha invitato il tecnico a trasmetterla in maniera ancora più decisa alla squadra. Sotto questo aspetto è lui a dover “contagiare” un gruppo che, secondo il presidente, non ha niente da invidiare neppure al Barcellona.

    MERCATO - L’argomento non è stato toccato perché, a dispetto di una rosa che il portoghese non considera ancora a livello dei top club europei, Moratti è disposto a fare un doppio sacrificio a gennaio solo in caso di passaggio del turno (Pandev già preso, si punterebbe a un centrocampista come Moussa Sissoko). Di certo, però, il presidente spera che non ci siano in futuro più allusioni alla mancanza di una scuola di calcio nerazzurra. Anche perché, dati alla mano, il settore giovanile negli ultimi anni ha prodotto o acquistato a basso costo diversi giocatori che hanno permesso interessanti plusvalenze (Acquafresca, Bonucci, Martins, Pandev, Meggiorini...) utili per acquisti di mercato (Motta e Milito).
     
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  2. aladino93
     
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    Dai Mou che a San Siro facciamo la partita della vita e gliene diamo 5 come al Genoa
     
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1 replies since 27/11/2009, 19:38   34 views
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