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La Juventus è avvisata. «Spero di aver tenuto il mio gol per sabato. Incrocio le dita » , ha affermato sorridendo Samuel Eto’o. Reduce dalla razione di applausi del Camp Nou e da due partite avare di soddisfazioni personali, il camerunense ieri ha incassato gli elogi del suo allenatore ( «Ha lavorato per la squadra e sono soddisfatto di lui» ), ma non è sembrato felice per il momento che sta vivendo. Con la nuova maglia non ha ancora segnato né in Champions League (5 partite e 0 reti), né in trasferta (in tutto 19 presenze e 7 gol), ma ha un alibi: l’infortunio al piede destro che ha accusato il 10 ottobre nel 3-0 del Camerun contro il Togo. Da quel giorno ha sempre dovuto stringere i denti. «Anche stavolta ho giocato con un’infiltrazione, ma sto molto meglio e sono contento per questo successo in un match difficile. I tre punti sono meritati e ci permettono di andare a +8 su una Juventus che rimane forte. A Torino speriamo che sia soprattutto una bella partita e che vinca il calcio. Teniamo i piedi per terra, ma ora siamo più tranquilli. L’Inter ha grandi giocatori e può battere tutti» . Dopo un siparietto con Frey (i due si sono scambiati il numero di telefono, molti complimenti e l’interista lo ha definito «uno dei migliori portieri del mondo. Volevo dribblarlo, ma lui è rimasto in piedi non abboccando alle mie finte» ), Eto’o ha chiuso su Barcellona-Inter: «Al Camp Nou sapevo che poteva succedere di tutto perché giocavamo contro la squadra più forte d’Europa e del mondo. I giocatori forti li abbiamo anche noi, ma c’è stato un problema di mentalità»..