Mourinho e l'Italia "Un amore mai nato"

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    Il tecnico dell'Inter in una intervista al portoghese "Publico": "L'amore non può essere finito, non è mai iniziato. Ma mi piacciono gli interisti e le sfide difficili, per cui sto bene". Verso la sfida di Champions col Chelsea: "Tornerò prima a Stamford per vedere una partita. Non voglio che la prima volta sia per giocare. Troppa emozione".

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    MILANO, 26 dicembre 2009 - Natale con José Mourinho. il quotidiano portoghese "Publico" pubblica una intervista con il tecnico dell'Inter. Domande e risposte mandate via email, in cui José chiarisce ai connazionali alcune situazioni già note da noi (vedi il caso dell'aggressione verbale al giornalista del Corriere dello Sport) e raccontra la sua Inter e la sua Italia. L'amore con il nostro Paese e il nostro calcio "non è mai nato", ma Mourinho sta bene perché "mi piacciono le cose difficili e gli interisti".
    amore mai iniziato— Anche a Lisbona si sono accorti di un peggioramento dei rapporti di Mourinho con il mondo, dettato forse da un certo nervosismo: "Il mio comportamento, con la stampa o altri ha sempre lo stesso obiettivo, la difesa degli interessi della mia squadra, senza preoccuparmi degli effetti sulla mia immagine. Sarà una difetto o una virtù? Lo chieda a chi ha lavorato con me in passato. Io do sempre il petto alle pallottole (modo di dire portoghese, simile al nostro 'ci metto la faccia' ndr) ma a volte mi servirebbe qualche aiutante con un giubbotto antiproiettile". L'amore, però, non è finito: "Amore finito? Non può essere finito l'amore con l'Italia, visto che non è mai iniziato. Però, ripeto che mi piace lavorare qui, che mi piacciono gli interisti, che mi piacciono le cose difficili. Per questo, sto bene".
    L'unico stranieroDi sicuro non va molto meglio con gli arbitri: "Le espulsioni? Guardo i miei colleghi e vedo comportamenti che a me non sono permessi. Bisogna ricordare che praticamente sono l'unico allenatore straniero di Serie A, perché Leonardo è più italiano che brasiliano, per quanto ha lavorato in questo ambiente. E quindi, la mia vita è difficile...".
     
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