Posts written by Totti

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    Malouda buca il fortino del Wigan

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    Il Chelsea di Ancelotti supera di misura (1-0) il Wigan a Stamford Bridge e torna a vincere dopo il ko interno in Champions League per mano del Manchester United. A decidere è una rete di Malouda, che non segnava da una vita: Blues che scavalcano il City e si portano al terzo posto in classifica...



    Non un grande Chelsea a Stamford Bridge, ma comunque sufficiente per avere la meglio sull’ultima in classifica della Premier League.

    Il Wigan con più di un piede in Championship dà però filo da torcere ai ragazzi di Ancelotti, che inizialmente manda in panchina Torres (preferendogli) Drogba e concedendo a Terry un turno di riposo: al posto del capitano dentro David Luiz non eleggibile in Champions League. La partita è brutta, piuttosto lenta e con le due squadre incapaci di rendersi pericolose nell’area avversaria.

    E’ Drogba il più mobile dei 22 in campo, ma l’ivoriano non ha la precisione dei giorni migliori. Al 67esimo il gol che decide la partita: lo realizza Malouda, che non segnava da una vita, e che risolve una mischia terrificante in area di rigore del Wigan. Il finale, con Torres in campo al posto di Anelka, è un continuo rincorrere il primo gol dello spagnolo con la maglia del Chelsea.

    Che non arriva, perchè Al Habsi si mette a fare il fenomeno proprio contro di lui. Poco male, il Chelsea torna a vincere dopo il ko interno in Champions League per mano del Manchester United, scavalca il City in classifica e sale al terzo posto della graduatoria.
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    Buffon non convocato, Delneri: "C'è Storari"

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    In conferenza stampa il tecnico della Juventus annuncia l'esclusione di Buffon dalla lista dei convocati per la sfida contro il Genoa: "Storari ha fatto una buona gara contro la Roma e domenica continuerà la sua opera" - ha dichiarato Delneri



    "Domenica Buffon ha avuto sintomi influenzali con dolori articolari. Marco (Storari, ndr) ha fatto una buona gara e domani continuerà la sua opera visto che Buffon non sarà convocato".

    Gigi Del Neri annuncia così l'esclusione di Buffon nella partita che domenica pomeriggio vedrà la Juventus ospitare il Genoa, all'Olimpico di Torino.

    BUFFON 'SCARICATO'
    - Tra i pali ci sarà ancora l'ex portiere della Sampdoria, Marco Storari. Nella tradizionale conferenza stampa della vigilia, il tecnico bianconero è apparso tranquillo dichiarando di non essere preoccupato per il dualismo che si è venuto a creare tra i due portieri e per le voci di mercato (sempre più insistenti) che vorrebbero Buffon sempre più lontano dalla Vecchia Signora. In fondo, la mancata convocazione del numero 1 della nazionale - problemi fisici a parte - potrebbe essere una prova ulteriore delle incomprensioni tra il giocatore e il club.

    GERARCHIE STABILITE - Ma Delneri non 'boccia' affatto Buffon, e se davvero l'esclusione è dettata dalle sue non perfette condizioni di forma, lo sapremo già nel prossimo turno di campionato, quando, verosimilmente, Buffon avrà smaltito del tutto i sintomi influenzali: "Io penso che la Juventus debba avere due grandi giocatori perché per ovviare alla mancanza di uno ce ne deve essere un altro all'altezza. Chi giocherà domenica prossima? Le gerarchie le tengo molto in conto in questo ruolo".

    DEL PIERO IN FORSE - Un altro simbolo della Juve che potrebbe guardare dalla tribuna la partita di domenica è Alessandro Del Piero, anhce lui in precarie condizioni di forma. "Vedremo oggi come sta Alex, ma se sarà convocato non sarà in campo dall'inizio. La sua presenza sarebbe comunque importante, anche in vista di un suo completo recupero per Firenze".

    IL SOGNO CHAMPIONS
    - Dopo le due vittorie consecutive con Brescia e Roma, la Juventus torna a sognare il quarto posto. "La Juve deve continuare a giocare domenica dopo domenica con l'atteggiamento e la voglia mostrati a Roma e la qualità di sapere che è proibito sbagliare - ha spiegato Del Neri -. Dobbiamo essere pronti a dare il massimo e a raccogliere il più possibile da qui alla fine della stagione. La Champions League? Sono scaramantico e continuo a parlare di Europa...".
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    Allegri senza Nesta contro la Fiorentina


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    Massimiliano Allegri non potrà disporre di Alessandro Nesta per la trasferta di Firenze, definita da lui stesso ‘decisiva’



    Massimiliano Allegri pensa alla Fiorentina e non a Walter Mazzarri. Il tecnico del Milan non vede una sfida nella sfida con il suo collega, ma soltanto un duello con il Napoli per la lotta al titolo pur non dimenticando l'Inter "che per me rimane in corsa", spiega Allegri. E se Mazzarri dice di essere un vincente perché centra gli obiettivi che gli chiedono le società dove lavora, il tecnico rossonero fa questa considerazione: "io non so se sono un vincente, ma per quanto riguarda Mazzarri credo che stia facendo un'ottima carriera, sta ottenendo tutti i risultati che si pone insieme alle società ad inizio stagione. Come allenatore non c'è nulla da dire, anzi credo che sia un ottimo tecnico. Se poi - è la battuta conclusiva di Allegri - ha raggiunto tutti i risultati che gli avevano chiesto e gli obiettivi che si era prefissato, si può anche fermare così noi vinciamo lo scudetto e siamo a posto".

    "Quella di domani a Firenze è la trasferta più importante di quelle che abbiamo, è fondamentale per il nostro campionato perchè credo che, a 7 giornate dalla fine del torneo, un risultato importante in casa della Fiorentina ci darebbe una bella spinta". Così Massimiliano Allegri alla vigilia della gara di domani, al Franchi, contro i viola di Mihajlovic. Una tappa importantissima nella corsa al titolo contro una squadra che il tecnico rossonero tiene in grande considerazione. "In questo momento la Fiorentina è tra le squadre più in forma del campionato, non ci sarà Mutu che è un grande giocatore ed è sicuramente una perdita importante per loro, ma noi dobbiamo tenere alta la concentrazione e fare una partita di grande intensità – spiega Allegri -. Dovremo fornire una prestazione dello stesso valore di quella del derby, perchè abbiamo il Napoli dietro e anche l'Inter. Non possiamo permetterci di sbagliare partita e sono sicuro che i ragazzi non lo faranno".

    "Siamo il Milan e di tifosi ne abbiamo abbastanza e siamo felici di averli". Massimiliano Allegri risponde così a chi gli chiede cosa ne pensa del presunto sostegno per il Napoli di Cesare Prandelli. "Non so se il ct – ha spiegato il tecnico del Milan -, si è spiegato male o se le sue dichiarazioni sono state forzate, ma per me questo è l'ultimo dei problemi, per me conta solo rimanere in testa al campionato fino alla fine". Dopo il derby il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha parlato di clima ostile, Allegri non è d'accordo e precisa: "all'interno dello stadio, dentro il campo e dentro lo spogliatoio, non è successo nulla, c'è stato solo lo sfogo dei tifosi verso Leonardo, ma niente di più”.
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    Delio Rossi "Son tornato per la gente"

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    Il tenico rosanero racconta il suo ritorno al Palermo alla vigilia del match col Cesena: "Ormai dopo un anno e mezzo penso di conoscere un po' i tifosi del Palermo e penso di capirli. Miccoli? Non è un bambino ha l'esperienza tale che gli permette di superare questi momenti"



    "Se sono tornato l'ho fatto per la gente, perché vuole bene a me ed alla squadra; sono tornato per la squadra e perché sono una persona orgogliosa". Alla vigilia del match di domani contro il Cesena che segna il suo ritorno sulla panchina rosanero, Delio Rossi (foto AP/LaPresse) confessa apertamente il suo rapporto d'amore con i tifosi palermitani, una delle molle che lo ha fatto tornare in Sicilia dopo l'esonero di Zamparini. "Non c'è altro - ha aggiunto in conferenza stampa oggi - sono queste tre cose che mi hanno fatto tornare".

    ROSSI E IL RAPPORTO COI TIFOSI DEL PALERMO
    - Una stima ricambiata quella dei tifosi, che domani certamente sosterranno la squadra dopo averla contestata al rientro da Catania a seguito del derby perso 4-0. Di questo, Rossi ne è convinto. "Ormai dopo un anno e mezzo penso di conoscere un po' i tifosi del Palermo e penso di capirli. So quale momento stiano passando, ma allo stesso tempo so che domani ci daranno una mano come sempre, si stringeranno attorno alla squadra. Nel momento stesso che sono ritornato ho detto che vorrei che lasciassimo da parte tutte queste situazioni, Miccoli, Liverani, Cosmi, Zamparini, Sagramola, Sabatini: anche se ci sono delle difficoltà, alla fine del campionato faremo i giusti bilanci su tutti". Gli obiettivi che il Palermo ha davanti a sè, infatti, fino al termine della stagione, sono importanti e l'impegno deve essere massimo. "Abbiamo ancora degli obiettivi importanti da perseguire, poi quello societario non è un problema mio: dobbiamo dimostrare di essere all'altezza del Palermo".

    DOPO COSMI, CHE FINE FARA' MICCOLI? - Chiamato in causa da Cosmi e protagonista di una querelle chiarita oggi con Zamparini, Fabrizio Miccoli potrebbe apparire in una condizione di debolezza, ma Rossi è convinto che il capitano rosanero abbia l'esperienza per emergere da questa situazione. "Come sta Miccoli? Fabrizio non è un bambino, ha alle spalle un background, un'esperienza tale che gli permette di superare questi momenti. Un professionista ha un unico modo che ha adesso per parlare è attraverso il campo". Ed a proposito di campo, Rossi annuncia che potrebbe optare per qualche novità tattica anche se cercherà l'equilibrio. "Il mio primo problema, soprattutto in tempi così limitati, è quello di ridare nuovamente sicurezza alla squadra. Ci sta anche il proporre una novità come Kurtic, che magari era rimasto un po' estraneo alle polemiche del campo. Ho anche bisogno di vederlo in un'altra situazione e ci sto pensando. Ho la necessità di trovare un assetto che ci dia delle sicurezze con tutti i rischi questo che comporta. Da queste sette gare mi aspetto che tutti ritroviamo un filo comune, magari anche coloro che avranno giocato di meno. Avrò bisogno di tutti, ho bisogno che tutti siano concentrati sul pezzo. L'importante è sapere che l'obiettivo comune, cioè fare bene per il Palermo, deve sempre preponderante rispetto all'obiettivo personale. Liverani? Anche di lui avrò bisogno, certo. Lui e' uno che non ha mai staccato la spina, si sente giocatore nella testa".

    CESENA, SQUADRA ORGANIZZATA - Rossi parla anche del Cesena e dice di non fidarsi dei romagnoli. "Il Cesena è una squadra organizzata che per di più a gennaio si è rimodellata e sta facendo il suo campionato. La squadra bianconera sapeva ad inizio anno che a questo punto del campionato si sarebbe trovata pienamente coinvolta nella lotta per la salvezza. Sono nati e costruiti per questo tipo di campionato. Mi aspetto un atteggiamento consono del Palermo alla realtà del Palermo". Rossi giudice normale aver trovato una situazione di disorientamento della squadra. "La squadra e' fatta di atleti ma anche di persone, quindi è normale che siano anche un po' frastornati, però questa settimana dopo il discorso iniziale abbiamo fatto quello che deve fare una squadra, abbiamo lavorato. Noi abbiamo solo un modo per parlare: andare in campo e dimostrare. L'Inter, ad esempio, è passata dal trionfo alla disperazione in quattro giorni, il calcio è questo. La fotografia di come sta la squadra sarà la partita. Non mi pare che la squadra stia male, ma la partita da' le risposte giuste".

    LA SQUADRA E' UN PO' FRASTORNATA - Rossi parla anche del Cesena e dice di non fidarsi dei romagnoli. "Il Cesena è una squadra organizzata che per di più a gennaio si è rimodellata e sta facendo il suo campionato. La squadra bianconera sapeva ad inizio anno che a questo punto del campionato si sarebbe trovata pienamente coinvolta nella lotta per la salvezza. Sono nati e costruiti per questo tipo di campionato. Mi aspetto un atteggiamento consono del Palermo alla realtà del Palermo". Rossi giudice normale aver trovato una situazione di disorientamento della squadra. "La squadra è fatta di atleti ma anche di persone, quindi è normale che siano anche un po' frastornati, però questa settimana dopo il discorso iniziale abbiamo fatto quello che deve fare una squadra, abbiamo lavorato. Noi abbiamo solo un modo per parlare: andare in campo e dimostrare. L'Inter, ad esempio, è passata dal trionfo alla disperazione in quattro giorni, il calcio è questo. La fotografia di come sta la squadra sarà la partita. Non mi pare che la squadra stia male, ma la partita dà le risposte giuste".
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    NBA - Lakers ancora ko, ridono i Knicks

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    Quarta sconfitta consecutiva per Bryant e compagni nella notte NBA. Los Angeles, invece, ringrazia il solito Carmelo Anthony e inanella il sesto successo di fila. Gli Hornets del nostro Belinelli, già sicuri dei playoff, superano Phoenix. Toronto, ancora priva di Bargnani, frena con Philadelphia



    NEW JERSEY NETS 93 - 116 NEW YORK KNICKS

    Sesto successo consecutivo per i Knicks di New York che sul parquet del Prudential Center di Newark s'impongono per 116-93 su New Jersey. Partenza in salita per i Nets che chiudono il primo quarto con sei lunghezze di svantaggio e non riusciranno più a riagganciare gli avversari, vedendo il gap allungarsi terribilmente. Troppo forti Carmelo Anthony e compagni, con il primo che trascina i suoi mettendo a referto 25 punti, 14 rimbalzi e due assist. Buona prova anche di Chauncey Billups, per lui 22 punti.

    PORTLAND TRAIL BLAZERS 93 - 86 LA LAKERS

    Prosegue il momento negativo dei Lakers. La franchigia di Los Angeles, infatti, tra le mura del Rose Garden di Portland si arrende 93-86 ai Trail Blazers e inanella la quarta sconfitta consecutiva. Kobe Bryant e compagni, ora, a tre gare dal termine, dovranno guardarsi le spalle da Dallas, su cui hanno un match di vantaggio, e da Oklahoma, su cui, invece, ne hanno due. E pensare che era iniziato bene l'incontro, con le due formazioni che terminano il primo quarto in perfetta parità, 21-21- Portland, però, piazza l'allungo immediatamente nella seconda frazione e nel terzo quarto consolidano il vantaggio portandosi sul 73-62. Un gap incolmabile per i Lakers a cui non bastano i 24 punti messi a referto da Bryant.

    OKLAHOMA CITY THUNDER 104 - 89 DENVER NUGGETS


    E, infatti, Oklahoma non sbaglia e davanti al pubblico amico dell'Oklahoma City Arena, s'impone 104-89 sui Nuggets. Dopo un primo quarto equilibrati, il quintetto di Denver è costretto ad arrendersi alla maggiore solidità e superiorità avversaria. Per il nostro Danilo Gallinari 17 punti in 38'18" oltre a 1/5 dai tre punti e due assist. Stesso score per Felton e uno in più per Nene. Per Oklahoma 28 punti di Kevin Durant.

    DALLAS MAVERICKS 107 - 96 LA CLIPPERS

    Il successo per 107-96 sui Clippers, permette a Dallas di mantenersi in linea dei Lakers e di distanziare Oklahoma, con una gara di vantaggio su Durant e soci. Sebrava essere tutto in discesa il match per la compagine di Los Angeles dopo il primo quarto conclusosi 35-19 per i Clippers. 16 punti di vantaggio che la premiata ditta Griffin-Williams non riesce a mantenere, subendo, infine, il recupero avversario. Il terzo quarto si chiude con Dallas avanti 77-75. Altri 30 punti nell'ultima frazione consentono ai Mavericks di chiudere i giochi con tranquillità. Ben sei gli uomini in doppia cifra per Dallas a fine match, con Nowitzki e Brewer che mettono a referto 20 punti. Nowitzki si fa notare anche per i suoi 8 rimbalzi e 7 assist. I 29 punti di Williams, conditi da 6 assist e 5 rimbalzi, e i 23 di Griffin con l'aggiunta di 6 assist e 9 rimbalzi non bastano ai Clippers per avere la meglio.

    NEW ORLEANS HORNETS 109 - 97 PHOENIX SUNS

    Successo per gli Hornets, già sicuri dei play-off. La formazione di New Orleans ha superato i Phoenix Suns per 109 a 97. Il nostro Marco Belinelli è rimasto in campo 17'22" mettendo a referto nove punti oltre a 3 assist e a un tentativo riuscito su tre dai tre punti. Strepitoso Green, autore di ben 31 punti, che è anche il miglior realizzatore del match. Dall'altra parte 18 punti per Dudley.

    PHILADELPHIA 76ers 98 - 93 TORONTO RAPTORS

    Nuova battuta d'arresto dei Toronto Raptors (assente l'italiano Andrea Bargnani per un infortunio alla caviglia destra) battuti per 98 a 93 sul parquet dei Philadelphia 76ers.

    Di seguito gli altri risultati della notte NBA:

    INDIANA PACERS 114 - 102 ATLANTA HAWKS

    DETROIT PISTONS 110 - 100 MILWAUKEE BUCKS

    MIAMI HEAT 112 - 103 CHARLOTTE BOBCATS

    BOSTON CELTICS 104 - 88 WASHINGTON WIZARDS

    MEMPHIS GRIZZLIES 101 - 96 SACRAMENTO KINGS
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    Buffon-Menez; ma allora è vero?

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    Sempre più probabile l’ipotesi di uno scambio tra i due giocatori: Buffon, quasi un separato in casa, potrebbe lasciare la Juve, mentre Menez, allergico a sacrificio e tattica, sarebbe l'innesto di qualità voluto dai bianconeri...



    All’inizio erano solo voci, poi qualcosa è cambiato. Gianluigi Buffon e Jeremy Menez sono un po’ più lontani da Juventus e Roma e – a parti invertite – più vicine a giallorossi e bianconeri. Non è un gioco, è invece quanto di più probabile al momento potrebbe accadere.

    Il portiere della Juventus, che ormai da anni alterna frasi del tipo “io rimango un giocatore della Juve e resterò qui a vita” a uscite come “dobbiamo valutare, lo faremo a fine campionato. Vedremo...” potrebbe davvero essere sul punto di vedere conclusa la sua avventura in bianconero. Le prestazione di Storari e la sua sempre più precaria condizione fisica stanno anche facendo venire più di un dubbio alla dirigenza della Vecchia Signora che – oggi più di ieri – non è più così’ convinta di vedere fondato sul portiere e capitano della Nazionale il nuovo progetto.

    Per quanto riguarda il francesino della Roma, il discorso è un po’ diverso. Menez, osannato dalla curva giallorossa per quel talento incredibile che Madre Natura gli ha fornito, non è amato dagli allenatori allo stesso modo. I tecnici che lo hanmp avuto a disposizione raccontano di un giocatore dotato di una fantasia incredibile, ma che troppo spesso è allergico alle sedute di tattica e gioco di squadra. Il suo “potrei anche lasciare la Roma a fine stagione” è piaciuto ai piani alti della (nuova) società giallorossa, che adesso potrebbe anche decidere di privarsi del fantasista arrivato dal Monaco nell’estate del 2008 per un cifra vicina ai 10 milioni di euro.

    Cosa succederà? La frattura, da entrambe le parti, sembra ormai molto grave: ed è qui che prende piede l’ipotesi di uno scambio. Buffon piace alla Roma, non è un mistero, Dibenedetto vorrebbe provare a fondare il nuovo corso proprio sul nome del capitano della Nazionale (nonostante i 6 milioni di ingaggio), mentre Menez per la Juventus sarebbe quel tassello di qualità e fantasista che i tifosi bianconeri si aspettano da tempo. Staremo a vedere.
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    Pastore alla Roma? Falso!

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    A negare il trasferimento del Flaco è il suo agente che ammette di aver saputo di questa possibile trattativa dai media. Dello stesso parere Zamparini che chiude defintivamente il discorso: "Pastore non andrà alla Roma, nè in un'altra squadra"



    "Ho parlato ieri con Miccoli, ha capito tutto. E' successa una cosa molto strana a Catania, ma adesso è tutto risolto. L'ho trovato molto carico, determinato. Lui è molto affezionato alla città di Palermo". Con queste parole il presidente del Palermo Maurizio Zamparini ha chiarito la situazione legata al capitano del Palermo dopo le dichiarazioni del tecnico uscente Serse Cosmi il quale aveva detto che Zamparini non lo voleva in campo.

    Il patron rosanero ha parlato anche del futuro di Delio Rossi: "Ho parlato anche con la squadra e con Rossi. Ho trovato tutti molto carichi. Non so nulla sulla formazione che andrà in campo domani, non mi importa. Spero che la squadra dimostri il suo valore. Rossi? La prossima stagione potrebbe restare, abbiamo ancora un'opzione per il prossimo anno, a fine stagione ci sarà un chiarimento". Pastore è nel mirino di tantissime squadre: "Sono molto arrabbiato perché lui e altri nostri giocatori ogni giorno finiscono sui giornali. Ormai è un'abitudine. Pastore non andrà alla Roma, nè in un'altra squadra. Quello di Pastore in giallorosso è solamente un'invenzione dei giornali romani. Di Benedetto prima deve dimostrare le sue potenzialita'".

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    "Non c'e' niente di vero, l'ho saputo solamente dai media questa cosa". Il procuratore di Javier Pastore, Marcelo Simonian, commenta così, a Romagiallorossa.it, le voci che vorrebbero il giovane fuoriclasse argentino del Palermo in arrivo nella Capitale nella prossima stagione. "Javier pensa al presente, pensa al Palermo e a fare bene con la maglia rosanero - chiarisce -. Sa che facendo bene adesso, domani sarà un giocatore ancora più forte. Roma è una città incredibile, la Roma è una squadra fantastica, ma lui sta molto bene al Palermo".

    Simonian non vuole nemmeno parlare di cifre, sottolineando che "il prezzo verrà deciso dal presidente Zamparini quando sarà il momento di cederlo. Ma sono sicuro che sarà ceduto per il prezzo che vale, cioè per il prezzo che dice sempre Zamparini (minimo 50 milioni di euro, ndr)". E sulla nuova Roma di Thomas Di Benedetto che punta su Walter Sabatini e Franco Baldini aggiunge: "Sabatini e Baldini meritano il massimo rispetto, sono due campioni, due numeri uno. Di sicuro faranno una grande Roma".
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    Inzaghi "Balo e Kakà sono i benvenuti"

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    L'attaccante del Milan si prepara al rientro dopo 5 mesi di stop. E promuove a pieni voti Pato e Allegri "Alexandre gioca da 4 anni al Milan, alla sua età ero in Serie D; il mister mi ricorda Ancelotti, ha cercato il dialogo fin dall'inizio"



    Non vede l'ora di rientrare in campo e di dare il suo contributo nella parte finale di una stagione che vede il Milan protagonista nella corsa scudetto e anche in Coppa Italia. Pippo Inzaghi morde il freno e si prepara al rientro in campo dopo il grave infortunio al ginocchio patito nella gara d'andata di campionato contro il Palermo. Superpippo dice la sua sulla volata tricolore, sul calciomercato e si sofferma sui due grandi protagonisti rossoneri del momento, Alexandre Pato e l'allenatore di questo Milan lanciato verso la conquista del suo diciottesimo scudetto, Massimiliano Allegri.

    Per il suo rientro non fissa "scadenze ma spero di tornare a Pasqua e devo ringraziare i tifosi che mantengono alto il mio entusiasmo". Filippo Inzaghi, fuori da cinque mesi, scalpita e non vede l'ora di rientrare in campo e dare una mano al Milan. In un'intervista che sarà trasmessa domani sera alle 23.30 su Italia 1, nel corso di "Studio Sport XXL - la top ten della settimana", Inzaghi assicura che "lo scudetto lo vince il Milan" mentre sul mercato prova a dare un paio di consigli a Galliani.

    "Se mi piacerebbe Balotelli in rossonero? Sì, mi piacerebbe - ammette - qui avrebbe tanti esempi positivi e con lui mi piacerebbe ritrovare il mio amico Kakà". Inzaghi ha belle parole anche per Alexandre Pato e per Massimiliano Allegri: "Pato bisogna lasciarlo stare: io alla sua età giocavo in serie D, lui è da quattro anni che gioca nel Milan. Allegri sin dal primo giorno ha cercato il dialogo con i giocatori e il suo modo di fare mi ricorda Ancelotti".
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    Mazzarri "Io non sono un finto umile"

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    Walter Mazzarri (nella foto APLaPresse) parla a 360 gradi durante l'intervista svolta da Piero Chiambretti, conduttore della trasmissione. Tanti i temi toccati dall'ex allenatore della Sampdoria, dal sogno scudetto alle polemiche dello scorso anno con Mourinho...



    È un Walter Mazzarri a tutto tondo quello che si concede alla raffica di domande di Piero Chiambretti in occasione della registrazione della puntata di 'Chiambretti Night', in onda domani sera su Canale 5. Si parte ovviamente dal fantastico momento del 'suo' Napoli: "Stiamo andando oltre ogni prospettiva, ma ci sono ancora 21 punti in palio e quindi può succedere di tutto, per quanto ci riguarda, e facendo i debiti scongiuri, cercheremo di andare più in alto possibile. Ma sempre facendo la corsa su noi stessi. Poi, alla fine, tireremo le somme. È una stagione imprevedibile, anche per noi, e questo vuol che tutte le componenti hanno funzionato al meglio, non solo quella relativa all'allenatore", ha detto il tecnico azzurro.

    Che poi ha parlato del suo apparire poco simpatico all'interno del mondo del calcio: "Il problema è che c'è poca abitudine a sentire uno che dice quello che pensa - è stato il commento di Mazzarri - ci sono molte persone non troppo lineari e c'è ipocrisia. Io non sono capace di fare il finto umile. Io sono simpatico con chi è simpatico. Sta di fatto che quello che faccio io viene valutato diversamente: ad esempio sono stato espulso solo una volta, a differenza di altri miei colleghi che vengono espulsi almeno due volte in un campionato. Eppure dicono che aizzo il pubblico quando mi lamento per un rigore che secondo me c'era. Donadoni? Ha corretto la frase 'incriminatà su di me, la cosa è stata chiarita. Allegri? Non ci sono stati problemi con lui, come uomo non lo conosco, come allenatore conosco i suoi trascorsi. Mi sono fatto la fama che ho divergenze con i colleghi, ma molte volte non si vede che le battute vengono da altri e io rispondo". Anche con Mourinho furono scintille: "La frase che un asino non diventerà mai un cavallo di razza? Non la disse Mourinho ma un suo galoppino (il portavoce del tecnico portoghese, ndr). Quando c'è stato Napoli-Inter, lui non volle riconoscere che il Napoli giocò meglio, disse che non ho mai vinto la coppa Toscana? Bisogna vedere il valore delle squadre che abbiamo allenato e fare il calcolo degli investimenti fatti dalle società", ha detto Mazzarri.

    Infine, le voci su un suo trasferimento in bianconero a fine stagione: "Io alla Juve? Con Marotta ci sono state discussioni ai tempi della Sampdoria perchè non era abituato ad allenatori che giocano con difesa a tre, ora però sa benissimo cosa vuole Mazzarri se dovessimo ritrovarci insieme, ma questo non vuol dire che andrò alla Juventus. Quagliarella? Mi dispiace si sia fatto male. Se lo riprenderei? Nessuno l'ha mai cacciato. Non ho mai avuto problemi nel creare un rapporto coi giocatori, anche con quelli cosiddetti difficili, anzi ho creato un bel rapporto per esempio con Lucarelli. Di Cassano ho un buon ricordo, due anni senza che sia successo nulla".
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    Domenicali "Ferrari deve fare catenaccio"

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    Usa una metafora calcistica Domenicali per descrivere il momento della Rossa: "Ferrari deve fare catenaccio". Frasi che creeranno forse qualche malumore nei tifosi del Cavallino rampante. E Pat Fry è sicuro: "Siamo dove meritiamo di essere"



    "Sappiamo che, in questo momento, non siamo in grado di lottare per la pole position: due squadre sono attualmente più veloci di noi. Il nostro obiettivo, pertanto, era di essere domani in griglia immediatamente alle loro spalle e ci siamo riusciti. Certo, non possiamo essere soddisfatti di un distacco di un secondo dalla prima posizione ma in questo momento dobbiamo fare catenaccio, tanto per usare una metafora calcistica".

    Così Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva della Ferrari, commenta sul sito della Ferrari la griglia di partenza del Gp di Malesia. Una qualifica molto intensa per la "rossa", che vedrà domani sulla griglia di partenza un pilota in terza fila, Fernando Alonso, autore del quinto tempo, e uno in quarta, Felipe Massa, settimo assoluto.

    "Domani si prevedono condizioni meteorologiche perturbate, il che può contribuire a mischiare le carte. Inoltre, è una gara molto dura sia per le macchine sia per i piloti. Se faremo le cose fatte bene in ogni settore - strategia, affidabilità, lavoro di squadra e piloti - allora potremo aspirare a fare un buon risultato".

    Sulla stessa lunghezza d'onda le dichiarazioni del vicedirettore tecnico della Rossa, Pat Fry. "Siamo dove ci meritiamo di essere in questo momento, con due squadre più competitive di noi. In qualifica abbiamo lavorato bene, massimizzando l'attuale potenziale a disposizione. Siamo lontani un secondo dal vertice e sappiamo bene che dobbiamo migliorare tantissimo per essere la dove la Scuderia deve essere. Abbiamo scelto di usare un treno di gomme morbide già in Q1 perchè la differenza di prestazioni fra i due tipi di pneumatici è molto più ampia rispetto all'anno scorso ed è inutile prendersi dei rischi in questo momento".
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    Vettel beffa Hamilton, è pole Red Bull!

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    La Ferrari di Alonso al quinto posto, Button e Webber in seconda fila. Michael Schumacher, come in Australia, non riesce a qualificarsi per il Q3. Massa in quarta fila...



    Sebastian Vettel partirà in pole position al Gp della malesia, secondo appuntamento del mondiale di Formula 1 in programma domani sulla pista di Sepang. Il pilota tedesco della Red Bull, con il tempo di 1'34"870 ha preceduto la McLaren di Lewis Hamilton In seconda fila ci saranno l'altra Red Bull di Webber e l'altra Mclaren di jenson Button. Quinto posto e terza fila per fernando Alonso (1'35"802). A seguire Heidfeld (Renault), Massa (Ferrari), Petrov (Renault), Rosberg (Mercedes), Kobayashi (Sauber).

    Q1, Miglior tempo per Felipe Massa - Felipe Massa (foto AP/LaPresse) ottiene il miglior tempo nelle Q1, i primi 20' delle qualifiche del gp della Malesia. Il brasiliano della Ferrari gira in 1'36"744 precedendo la Mclaren di Lewis Hamilton (1'36"861) e il compagno di squadra Fernando Alonso (1'36"897). Decimo e quindicesimo tempo per le Red Bull di Vettel e Webber. I primi sette piloti eliminati sono: Karthikeyan e Liuzzi (Hrt), D'Ambrosio, Glock (Virgin), Trulli, Kovalainen (Lotus), Maldonado (Williams). Le due Hrt di Karthikeyan e Liuzzi prenderanno comunque parte alla gara visto sono riuscite a superare la barriera del 107% rispetto al primo delle Q1, ovvero Massa.

    La Ferrari di Alonso al quinto posto, Webber e Button in seconda fila - 2 Jarno Trulli: "Abbiamo lavorato meglio" - Non riesce a passare le Q1 con la sua Lotus-Renault, ma ha fatto registrare qualche miglioramento. "Almeno oggi abbiamo fatto un lavoro migliore. Il problema del servosterzo rimane, siamo riusciti a sfruttare meglio il potenziale della gara. In gara sarà una bella lotteria se piove, ricordiamno tutti nel 2009 quando la gara è stata sospesa, difficile fare delle previsioni".

    Q2, Schumacher eliminato, crescono le McLaren - Jenson Button marca il miglior tempo in Q2. Il britannico della Mclaren gira in 1'35"569 precedendo il compagno Lewis Hamilton (1'35"852) e le Red Bull di Vettel (1'35"934) e Webber (1'36"080). Quinto tempo per la ferrari di Fernando Alonso (1'36"320), settimo Felipe Massa (1'36"557). Come in Australia non ce la fa Michael Schumacher (AP/LaPresse) a qualificarsi per l'ultima sessione di qualifiche.

    La Ferrari di Alonso al quinto posto, Webber e Button in seconda fila - 3 Q3, Vettel strappa la pole a Lewis Hamilton - Equilibrio ristabilito nello sprint finale per la poleposition. Hamilton (foto AP/Lapresse) si porta subito al comando e resta in pole provvisoria fino all'ultimo giro quando si vede scavalcato dalla Red Bull di Sebastian Vettel (1:34.870). Mark Webber (+0.309)ha la meglio nella lotta per il terzo tempo sull'inglese Jenson Button (+0.330), sempre tra i primi in Malesia. Terza fila per il ferrarista Fernando Alonso (+0.932) che partita a fianco della Lotus Renault di Nich Heidfeld. Felipe Massa segna il settimo tempo (+1.381).
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